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Routine alimentare per genitori

Dottoressa:

Il fatto è che io non ho tempo e non amo stare in cucina!”

Ma se a scuola danno la doppia proteina, a cena posso non darla?”

Noi a cena non mangiamo pasta, devo farla a mia figlia?”

Sono stanca, non so mai cosa cucinare e come mettere tutti d’accordo”

Lavorando con i bambini e le loro famiglie, queste frasi sono all’ordine del giorno.

Strutturare un menù settimanale è un lavoro faticoso, perché è necessario far quadrare tante cose: gusti dei vari componenti, eventuali problematiche di allergie, fabbisogni diversi di adulti e bambini, offerta della mensa scolastica e aziendale…

Al contrario, può essere utile dare ai genitori dei consigli per strutturare una routine alimentare flessibile e pratica, che non rinchiuda le abitudini della famiglia in schemi rigidi ma sia di supporto all’organizzazione della spesa e della preparazione dei pasti.

Vediamo come poter sostenere i genitori nella creazione della loro routine alimentare settimanale.

Cosa dice la piramide alimentare

La Piramide Alimentare è una rappresentazione grafica che indica con quali frequenze giornaliere e settimanali devono essere consumati gli alimenti.

La difficoltà maggiore per i genitori è costituita dagli alimenti di origine proteica e, per questa categoria, la piramide suggerisce:

  • Legumi 4/5 volte la settimana 
  • Pesce 3/4 volte la settimana 
  • Carne MASSIMO 3 volte la settimana
  • Uova 1/2 volte la settimana
  • Formaggi 2 volte la settimana

Proviamo a rassicurare le famiglie sul fatto che, quanto suggerito dalle linee guida rappresenta una TRACCIA da ADATTARE al LORO contesto. NON SONO REGOLE ASSOLUTE, in quanto NON ESISISTE UN ACCORDO UNANIME sulle frequenze OTTIMALI degli alimenti che i bambini, o gli adulti dovrebbero consumare. Sono SUGGERIMENTI per FAVORIRE la VARIETA’.

Programmare nella pratica una routine alimentare: le criticità dei pasti a casa

La prima cosa da fare è indagare sulle abitudini dei pranzi e delle cene della famiglia. Avremo così delle informazioni utili anche per migliorare la qualità dell’alimentazione famigliare in generale.

Proviamo a porre alcune domande come:

  • Dove pranzano i bambini? Dai nonni, a mensa …
  • Quale è l’ora della cena? Spesso è molto tardi ed i bambini spiluccando tutto il pomeriggio arrivano già semi sazi e con poco appetito.
  • Viene ancora consumato il latte in sostituzione del pasto serale? (Anche quando si parla di bambini di 4-5 anni)
  • Si fa un utilizzo frequente di carne e pesce impanati/precotti? Per esempio cordon bleu, spinacine, bastoncini, sofficini ecc…
  • Il pranzo essendo ‘’di fretta’’ è molto spesso ripetitivo e monotono (sempre pasta e condita più o meno allo stesso modo)?

I CONSIGLI pratici

Sulla base di quanto abbiamo raccolto, condividiamo con i genitori delle ‘’mosse’’ che possano aiutarli nella formulazione della loro routine alimentare settimanale.

  1. FLESSIBILITA’: le famiglie hanno bisogno di semplicità. Per rendergli la vita più facile, suggeriamo di creare un menù generico che poi potrà essere personalizzato con ricette specifiche. Ad esempio, nei riquadri dedicati al pranzo e alla cena, si potrebbe scrivere semplicemente “primo o secondo piatto con: CARNE/PESCE/LEGUMI/FORMAGGI/UOVA/VERDURE”. In questo modo, le famiglie saranno guidate nella scelta della fonte proteica, che sarà diversa ogni volta, ma potranno utilizzare gli ingredienti che hanno a disposizione
  2. PARTIRE DA PASTI ‘’FISSI’’: sapere che ci sono dei pasti da non dover programmare (ad esempio la pizza del sabato sera, o il pranzo fuori casa della domenica), permetterà di distribuire più facilmente le frequenze del resto della settimana.
  3. SCRIVERE DELLE NOTE: Il menù andrebbe stilato anche in base alla spesa, alla cucina e al tempo a disposizione. Possiamo consigliare ai genitori di appuntarsi:
    – I giorni in cui è possibile acquistare i prodotti freschi (pesce fresco pescato, formaggi del casaro, frutta e verdura, carne ecc..);
    – I giorni ‘’critici’’ nei quali il tempo da dedicare alla cucina è davvero poco ed allora qualcosa di pronto della rosticceria sotto casa (o del freezer da scongelare) risolve il problema.
    – Se c’è un giorno specifico per un determinato alimento (ad esempio il giovedì si mangia sempre il pesce).
  4. DOVE FARE LA SPESA: fornire delle informazioni su dove poter fare spesa consapevolmente (mercati Coldiretti, aziende agricole locali che fanno vendita diretta…) potrebbe essere davvero molto utile per migliorare la QUALITA’ dell’alimentazione. A chi non ha proprio tempo si possono suggerire aziende che offrono consegna di cassette di frutta e verdura nella zona.
  5. IL ‘’MEAL PREAP”: la preparazione anticipata dei pasti è una mossa utile, ma per tante mamme potrebbe risultare difficile e frustrante.
     Noi possiamo consigliare di:
    – Cucinare doppio quando si può (i legumi, le verdure, i sughi, i pesti possono essere usati per la cena e per il pranzo del giorno successivo);
    – Congelare alcune porzioni da utilizzare nei giorni ‘’critici”;
    – Provare a fare dei piccoli meal preap su 3 giorni anziché su 7 (risulterà meno pressante e difficile da organizzare).
  6. INFORMARE SULLA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI e dei PRODOTTI.
  7. TENERE A PORTATA DI MANO IL MENU’ SCOLASTICO: questo permetterà di:
    – Avere sott’occhio gli alimenti che compaiono più frequentemente ai pranzi e che quindi dovranno essere inseriti meno volte nelle cene;
    – Variare i cereali nella tipologia e nella forma;
    – Dare uno sguardo alla presenza dei legumi (e delle verdure), correggendo il tiro aumentandone la frequenza settimanale.
    N.B. Se in famiglia ci sono più bambini che frequentano scuole diverse e quindi pranzano in mense diverse, può essere complicato cercare di bilanciare la routine alimentare di tutta la famiglia. RASSICURIAMO i genitori sul fatto che la cena non deve essere sempre in funzione del pranzo. Potrebbe essere addirittura UTILE IGNORARE completamente le FREQUENZE DEI PRANZI e FOCALIZZARSI SOLO SULLA CENA inserendo MATERIE PRIME DI QUALITA’, spesso trascurate nella ristorazione scolastica.

LA SPESA

Una volta creato il menù settimanale, arriva il momento della spesa. Anche in questo caso possiamo essere di aiuto:

  • Suggerire due liste della spesa ‘’efficaci’’: ‘’spesa a lungo termine’’ (i prodotti da dispensa e a lunga scadenza) e ‘’spesa a breve termine” (tutto il reparto del fresco, compresi frutta e verdura, carne, pesce e pane).
  • Aiutare nella lettura delle etichette e nella numerazione delle uova;
  • Spiegare le differenze tra alcuni prodotti della stessa categoria (ad esempio differenza tra confettura e marmellata; tra granola, muesli e fiocchi ecc);
  • Informare sulla miglior qualità ed eticità di alcuni prodotti (ad esempio quelli in vetro rispetto a quelli nella lattina di alluminio);

I PASTI

Spieghiamo ai genitori che i pasti possono essere personalizzati in base alle loro esigenze. Scegliere tra piatto unico(primo piatto condito con proteina + verdura + frutta) o pasto tradizionale (primo piatto+ secondo + verdura + frutta) garantirà comunque la completezza nutrizionale desiderata. Chiariamo però che non c’è alcun problema se non è possibile seguire alla lettera le indicazioni (ad esempio se nel piatto unico manca la proteina perché quel giorno si è riusciti al volo a fare un sugo semplice di verdure).

I genitori hanno voglia di programmare dei menù che siano vari, salutari, ma anche gustosi. Molto spesso si perdono in ricette complicate e difficili da gestire e programmare: aiutiamoli a semplificare la pianificazione fornendo magari anche dei ricettari con idee creative, ma elementarii, per variare un po’ le preparazioni.

Se sei un professionista della nutrizione pediatrica e hai voglia di approfondire l’argomento, nel corso ECM Mini Academy di  SNIP trovi un intero modulo dedicato per aiutare i genitori a  creare la giusta routine alimentare con esempi clinici da studiare e idee da poter fornire loro.

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