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Dottoressa:
“Il fatto è che io non ho tempo e non amo stare in cucina!”
“Ma se a scuola danno la doppia proteina, a cena posso non darla?”
“Noi a cena non mangiamo pasta, devo farla a mia figlia?”
“Sono stanca, non so mai cosa cucinare e come mettere tutti d’accordo”
Lavorando con i bambini e le loro famiglie, queste frasi sono all’ordine del giorno.
Strutturare un menù settimanale è un lavoro faticoso, perché è necessario far quadrare tante cose: gusti dei vari componenti, eventuali problematiche di allergie, fabbisogni diversi di adulti e bambini, offerta della mensa scolastica e aziendale…
Al contrario, può essere utile dare ai genitori dei consigli per strutturare una routine alimentare flessibile e pratica, che non rinchiuda le abitudini della famiglia in schemi rigidi ma sia di supporto all’organizzazione della spesa e della preparazione dei pasti.
Vediamo come poter sostenere i genitori nella creazione della loro routine alimentare settimanale.
La Piramide Alimentare è una rappresentazione grafica che indica con quali frequenze giornaliere e settimanali devono essere consumati gli alimenti.
La difficoltà maggiore per i genitori è costituita dagli alimenti di origine proteica e, per questa categoria, la piramide suggerisce:
Proviamo a rassicurare le famiglie sul fatto che, quanto suggerito dalle linee guida rappresenta una TRACCIA da ADATTARE al LORO contesto. NON SONO REGOLE ASSOLUTE, in quanto NON ESISISTE UN ACCORDO UNANIME sulle frequenze OTTIMALI degli alimenti che i bambini, o gli adulti dovrebbero consumare. Sono SUGGERIMENTI per FAVORIRE la VARIETA’.
La prima cosa da fare è indagare sulle abitudini dei pranzi e delle cene della famiglia. Avremo così delle informazioni utili anche per migliorare la qualità dell’alimentazione famigliare in generale.
Proviamo a porre alcune domande come:
Sulla base di quanto abbiamo raccolto, condividiamo con i genitori delle ‘’mosse’’ che possano aiutarli nella formulazione della loro routine alimentare settimanale.
Una volta creato il menù settimanale, arriva il momento della spesa. Anche in questo caso possiamo essere di aiuto:
Spieghiamo ai genitori che i pasti possono essere personalizzati in base alle loro esigenze. Scegliere tra piatto unico(primo piatto condito con proteina + verdura + frutta) o pasto tradizionale (primo piatto+ secondo + verdura + frutta) garantirà comunque la completezza nutrizionale desiderata. Chiariamo però che non c’è alcun problema se non è possibile seguire alla lettera le indicazioni (ad esempio se nel piatto unico manca la proteina perché quel giorno si è riusciti al volo a fare un sugo semplice di verdure).
I genitori hanno voglia di programmare dei menù che siano vari, salutari, ma anche gustosi. Molto spesso si perdono in ricette complicate e difficili da gestire e programmare: aiutiamoli a semplificare la pianificazione fornendo magari anche dei ricettari con idee creative, ma elementarii, per variare un po’ le preparazioni.
Se sei un professionista della nutrizione pediatrica e hai voglia di approfondire l’argomento, nel corso ECM Mini Academy di SNIP trovi un intero modulo dedicato per aiutare i genitori a creare la giusta routine alimentare con esempi clinici da studiare e idee da poter fornire loro.
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